
Consigli
Come sanificare e riutilizzare la mascherina
Con l’arrivo della 2° e 3° fase dell’emergenza Covid-19, dal 3 ottobre (Ordinanza 62 del 2/10/2020) è obbligatorio, fino a nuova disposizione, indossare la mascherina nei luoghi all’aperto durante l’intera giornata.
Come specificato sul sito del Ministero della Salute, questi sistemi di protezione possono avere caratteristiche diverse sia per quanto riguarda il materiale che la forma.

Le mascherine più facilmente reperibili sono quelle chirurgiche monouso che, come indicato dagli esperti, dopo averle utilizzate dovrebbero essere immediatamente smaltite nella spazzatura. Gli studiosi ci hanno dato delle indicazione per sanificare le mascherine in modo da poterne garantire il riutilizzo in completa sicurezza.
È bene tuttavia considerare che su una mascherina monouso il trattamento non può essere effettuato per più di tre volte. Vediamo insieme i modelli più diffusi di mascherine in commercio e come possono essere sanificate.
Mascherine più diffuse


Vogliamo ricordare che non tutte le mascherine sono uguali e non garantiscono la medesima protezione. Vediamo quali sono le mascherine che troviamo in commercio:
Mascherina chirurgica
Sono fatte di vari strati, fra cui almeno uno in materiale idrorepellente.
Hanno una capacità filtrante del 95% verso l’esterno ma proteggono (solo il 25%) dall’esterno verso chi le indossa. Sono principalmente consigliate per limitare i fluidi in uscita e evitare di contagiare gli altri.
Mascherine FFP1/FFP2/FFP3 senza valvola
Sono mascherine con un’elevata efficacia di prevenzione sia per chi le indossa sia per gli altri. Sono realizzate in tessuto e apposito materiale filtrante, riducono al minimo il rischio di essere contagiati e di contagiare. Sono più efficaci delle mascherine chirurgiche.
FFP1/FFP2/FFP3 con valvola
Le mascherine di protezione FFP1, FFP2 e FFP3 sono dotate di valvole e assicura un maggior confort quando vengono indossate. La valvola di espirazione permette all’aria calda di fuoriuscire dal dispositivo, riducendo l’umidità che si forma al suo interno, evitando così la formazione di condensa. Attenzione però, perché in questo modo anche le particelle virali possono fuoriuscire, indossate da una persona positiva espone gli altri al rischio di contagio.
Mascherine lavabili
Si tratta per lo più di misure igieniche per ridurre la diffusione del virus, diverse dalle mascherine certificate DPI/PPE (dispositivi di protezione individuale).
Metodo per disinfettare le mascherine
Mascherina chirurgica
Per quanto riguarda la mascherina chirurgica, andrebbe utilizzata una sola volta (sono tutte monouso) perché l’impiego di disinfettanti o vapori di aria calda potrebbe danneggiare il tessuto. Tuttavia, considerata l’emergenza e se fosse difficile reperirle, disinfettarle può essere un modo per garantirne il riutilizzo in sicurezza.
Per iniziare con la disinfezione della mascherina, come prima cosa è necessario lavarsi accuratamente le mani. Successivamente su una superficie lavata con acqua e sapone o disinfettante, appoggiamo la mascherina e spruzzatela uniformemente con alcool al 75% su tutta la superficie, compresi gli elastici, senza eccedere. Ripetete l’operazione dopo averla girata. A questo punto lasciatela per almeno 30 minuti i un luogo protetto fino alla completa evaporazione. Quando è asciutta, riponetela in una busta di plastica fino al nuovo riutilizzo.
Mascherine FFP1/FFP2/FFP3 senza valvola
Le mascherine FFP1/FFP2/FFP3 possono essere riutilizzate dopo aver effettuato due trattamenti:
- Se decidiamo di utilizzare il vapore ad alta temperatura (superiore a 60°) come ad esempio quello del ferro da stiro mantenere una debita distanza, da entrambi i lati.
- Trattamento con soluzioni disinfettanti e spray con alcol almeno al 75% (effettuare la stessa operazione descritta con la mascherina chirurgica).
Mascherina lavabile
Ci sono numerosi metodi per disinfettare al meglio una mascherina lavabile:
Puoi far bollire la mascherina
Un metodo semplice e fatto in casa per pulire e sterilizzare le mascherine può essere l’utilizzo del calore. In questo caso lasciando in ammollo le maschere di stoffa in acqua bollente per almeno cinque minuti. Il problema è che a seconda del tessuto utilizzato per realizzare la maschera, sottoporla a vari cicli di ebollizione può danneggiarla e persino comprometterne la traspirabilità. Il miglior consiglio è quello di ispezionare attentamente la maschera dopo l’ebollizione tenendola sotto una fonte di luce e identificando aree più sottili o addirittura buchi nel tessuto. Sarebbe opportuno non superare i 10 usi o 10 cicli di ebollizione in qualsiasi tipo di maschera in tessuto.
Lavaggio in lavatrice
Un altro metodo per disinfettare la mascherina sarebbe effettuare un lavaggio in lavatrice con acqua a 60 ° C. Puoi utilizzare qualsiasi tipo di detersivo, ma la temperatura è fondamentale, in quanto dopo 60 ° C la maggior parte dei virus vengono distrutti.
Acqua calda e soluzione di candeggina
Se nessuno dei metodi in alto ti convince, un’altra possibilità efficace è quella di immergere le maschere per 5 minuti in una soluzione di 20 ml di candeggina commerciale per ogni litro di acqua. In questo caso la temperatura dell’acqua non è così importante poiché la candeggina assume il ruolo del disinfettante.
Fai attenzione a non superare mai la quantità di candeggina consigliate o lasciare le maschere troppo a lungo immerse nella soluzione, perché potrebbero danneggiarsi e persino causare danni a chi le utilizza. Gli esperti consigliano di sciacquare abbondantemente con acqua per 10-15 secondi dopo aver sottoposto le maschere a questa soluzione di candeggina, al fine di eliminare eventuali residui. Successivamente, la maschera deve essere immersa nuovamente in acqua pulita per altri cinque minuti e lasciata asciugare a temperatura ambiente o in un’asciugatrice.
Molto importante la conservazione
Allo stesso modo, anche la conservazione della maschera è la chiave: disinfettare una mascherina correttamente senza riporla in un contenitore adatto può rovinare qualsiasi sforzo di pulizia. In questo caso, la raccomandazione è di conservare la maschera in un ‘tupper’ di plastica o in un sacchetto di plastica con cerniera.
In ogni caso, ricordiamo che la sanificazione della mascherina, da sola non è utile a garantirti la protezione dal Covid-19. La prevenzione è mantenere il distanziamento sociale, lavarsi spesso le mani, come indicato dal ministero della salute, sono gli unici modi per diminuire il rischio di contagio.



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